È arrivata da qualche giorno in Normandia “Alla Grande – Pirelli”, pronta per l’imminente partenza della regata offshore più importante dell’anno, la Transat Jacques Vabre. Ultimati i lavori finali a bordo, Beccaria è al suo debutto alla transatlantica in doppio, che quest’anno celebra il suo trentesimo anniversario.
Reduce da una stagione vincente costellata di primi e secondi posti, Beccaria parte da super-favorito tra i Class40 anche se la flotta degli avversari è più che mai agguerrita e competitiva. A bordo di “Alla Grande – Pirelli” insieme a Ambrogio ci sarà il co-skipper il francese Nicolas Andrieu. Allo start, che è previsto domenica 29 ottobre, ci saranno 95 barche divise in 4 diverse classi, per un totale di 190 skipper di 17 nazionalità diverse.
Per Beccaria è la prima volta alla celebre Transat Jacques Vabre: “Una regata stupenda, molto lunga, che ci darà l’occasione di tirare la barca al massimo. Questa stagione è andata al li là di ogni aspettativa. Abbiamo vinto la regata a cui tenevo di più, la Normandy Channel Race, ma soprattutto ho lavorato con una squadra straordinaria. Tra la persona che ero alla partenza della Route du Rhum l’anno passato e quella che sono oggi c’è un abisso, mi sento davvero in un altro stato d’animo. Quest’anno ho più pressione perché so di essere tra i favoriti e non voglio buttare via la regata per un errore stupido, ma sono sereno. L’anno scorso ero emozionato ed era tutto una scoperta, ma ero anche pieno di preoccupazioni che riguardavano principalmente l’affidabilità della barca. Oggi mi sento un po’ nello stato in cui ero alla mia seconda Mini-Transat, nel 2019, sotto pressione ma molto positivo”.
La regata
I percorsi della regata sono adattati alle classi: per i Class40 la rotta è verso l’isola di Sal (Capo Verde) con gli equipaggi che dovranno passare tra le isole per poi atterrare in Martinica. Per è previsto un passaggio il passaggio da Fernando de Noronha, dagli scogli di San Pedro e Paulo per gli Imoca e dall’isola di Ascensione per gli Ultim.
La regata è molto impegnativa: circa 4500 per i Class40 (mentre per le altre 3 classi saranno più di 6000 miglia) e terrà gli skipper impegnati per 18-20 giorni: l’arrivo è previsto dopo metà novembre ai Caraibi.
La regata prende il nome dallo sponsor principale, Jacques Vabre, un'azienda francese specializzata nella produzione di caffè. La corsa percorre infatti la storica “rotta del caffè”, da Le Havre, in Normandia, per concludersi in Sud o Centro America (Colombia, Brasile o Costa Rica). Dall’edizione del 2021 la regata termina a Fort-de-France in Martinica, ai Caraibi.
“La mia ambizione”, dice Beccaria “è sicuramente il podio, ma mi interessa anche mettere in pratica il lavoro di squadra fatto quest’anno per capire se si rivela valido. Abbiamo provato soluzioni particolarmente innovative a bordo di “Alla Grande – Pirelli”, quindi spero che verremo ripagati per le scelte coraggiose che abbiamo fatto”.
La regata dei Class40, la classe più numerosa con 44 imbarcazioni di cui una trentina di “scow” di ultimissima generazione sulla linea di partenza, sarà una regata nella regata, con ben quattro equipaggi italiani sulla linea di partenza.
“I tre equipaggi che temo di più sono Xaveir Macaire (con Pierre Leboucher su “Group Snef”), Achille Nebout (in coppia con Gildas Mahe a bordo di “Amarris”) e ovviamente “Ibsa” di Alberto Bona e Pablo Santurde Del Arco che sono tra i favoriti assoluti. Non posso che mettere in classifica anche il mio amico Alberto Riva, nonostante sia all’esordio con la sua barca… perché lo conosco bene e so che ha fatto delle scelte estreme sulle vele che potrebbero dare i loro frutti”.
Il co-skipper
Nato a Parigi, ma cresciuto a La Rochelle, Nicolas Andrieu, 36 anni, naviga sulle derive fin da ragazzino. Dal 2005 al 2009 ha fatto parte del centro nazionale di allenamento olimpico di La Rochelle in 470, mentre si laureava in ingegneria meccanica. Dal 2010 naviga su molti tipi di barche da regata d'altura, dal mini 6.50 all'IMOCA 60. Ha lavorato come ingegnere per i team IMOCA e dirige il dipartimento di progettazione per i progetti “Charal” e “Teamwork”.
“Con Nicolas”, commenta Ambrogio, “mi trovo molto bene fin dalla prima regata. Non abbiamo ruoli definiti ma navigando insieme ci siamo entrambi ritagliati il nostro spazio a bordo: io mi occupo della strategia lungo termine e dei routage meteo, faccio il navigatore mentre lui è all’esordio in una traversata atlantica si occupa della gestione della barca delle regolazioni delle vele e dei ballast”.