Insieme per dare valore, sostanza e forza alla vela oceanica italiana.
Insieme a Giancarlo Pedote, Alberto Riva, Alberto Bona, Andrea Fornaro e Pietro Luciani, Ambrogio ha partecipato ieri a Le Havre alla presentazione de “l’onda oceanica italiana”: per l’Italia avere cinque skipper e un co-skipper sulla linea di partenza della Transat Jacques Vabre è infatti un record da marcare e da condividere, a vantaggio di quello che è un intero movimento di velisti italiani che stanno sviluppando progetti legati alla vela oceanica.
Essere in sei italiani sulla linea di partenza di questa regata - hanno concordato gli skipper - mostra non solo la crescita del ruolo dell’Italia, ma evidenzia anche uno sviluppo di lungo periodo: più velisti al via garantiscono infatti all’onda azzurra maggiore visibilità, persistenza nell’immaginario del pubblico, e costruiscono un movimento capace di favorire il passaggio dalle classi più piccole a quelle più grandi.
“Sono molto contento”, ha detto Ambrogio, “che quest’anno ci siano tanti colleghi italiani in gara, è sicuramente uno stimolo a fare ancora meglio. Se mi volto indietro sembra incredibile: il sogno di realizzare una mia barca non solo ha preso vita, grazie a una squadra di lavoro vincente e a sponsor importanti come Pirelli e Mapei, ma mi sta dando anche tantissime soddisfazioni. E quest’anno alla Transat Jacques Vabre ci saranno ben altre due sorelle gemelle di “Alla Grande – Pirelli”. Aver contribuito alla crescita di quest’onda azzurra mi riempie di orgoglio. Detto questo, la rivalità adesso è molto più forte ma credo che faccia bene a tutti!”