News da bordo del 4 Maggio, DAY6 a bordo di "Alla Grande - Pirelli"
Siamo a metà corsa e la notte scorsa Ambrogio ha disegnato una nuova rotta che costeggiava il centro della depressione. Dopo una guerra di strambate in mezzo all’Atlantico, Ambrogio ha difeso il sud avendo sempre angoli migliori, fino a conquistare la prima posizione.
Ciao Ambrogio, come stai?
Ottimo risveglio, anche se in realtà non ho dormito tanto stanotte, c’era tanto lavoro da fare. Anche perché quando il meteo non corrisponde bene con la realtà, bisogna inventare un po’. Per il momento sono in una posizione molto forte e spero di riuscire a mantenere questo vantaggio.
Hai festeggiato a bordo?
Sì, certo come da tradizione ho cucinato un risotto in pentola a pressione, per premiarmi.
Psicologicamente ti cambia qualcosa essere in testa?
Per il momento non cambia nulla. Semmai mi aiuta e mi incoraggia perché è la dimostrazione che sto facendo le cose nel modo giusto. Il nostro allenatore, Tanguy Leglatin, ci aveva detto che questa gara sarebbe stata un “ultra trail” e penso che abbia perfettamente ragione. Eccomi in testa per la prima volta in gara, ma so che quello che ci aspetta è così lungo che non significa nulla.
Ti aspettavi questa intensità di gara?
Me la aspettavo, sì. Questo è anche il motivo per cui sono venuto a fare la The Transat CIC. Volevo vedere quanto lontano potevamo arrivare. È vero che fin dall’inizio il ritmo è stato incredibile!
Che cosa pensi della corsa dei tuoi inseguitori?
Fino a sabato ero io uno degli inseguitori. Credo che Ian (Lipinski, Crédit Mutuel) dimostri di essere un grande campione. Non aveva la barca più veloce e alla fine è stato in testa per tutto il tratto di lasco. Il suo inizio di gara è stato fortissimo. Mi dispiace per Nicolas (d'Estais, Café Joyeux) che fa sempre ottime partenze, ma probabilmente deve fare i conti con problemi tecnici... Meritava di essere nel pacchetto buono. Fabien (Delahaye, LEGALLAIS) è uno dei favoriti e tale rimane!
Che cosa ti aspetta da qui al traguardo?
Ci sono tantissime cose che accadranno nei prossimi cinque giorni di navigazione! Abbiamo quasi un fenomeno meteorologico al giorno. Lì c'è una bella linea retta per arrivare all'anticiclone e poi c'è una successione molto rapida di diversi sistemi meteorologici. Faccio fatica anche a vederlo chiaramente nella mia testa, sta andando troppo veloce! Si sta muovendo in tutte le direzioni: non ho idea di con che vento arriveremo a New York…
Essere in testa ti permette di navigare con più libertà o al contrario è una pressione aggiuntiva?
No, per niente. La classifica mi consente semplicemente di sapere se sto facendo le cose nel modo giusto. È un piccolo extra, ovviamente, ma non passerò il mio tempo a guardare gli altri. Tutti abbiamo barche diverse, e ognuno ha le sue problematiche. Ho un vantaggio piccolissimo a cinque giorni dalla fine… non sono certo più sollevato di prima!