Ambrogio ha chiuso al primo posto la storica transatlantica in solitario da Lorient a New York, tagliando il traguardo alle ore 5:47 (ora italiana), dopo 11 giorni 16 ore minuti 17 minutes e 55 secondi in mare e con una velocità media effettiva di 11,70 nodi.
Nel corso della gara Beccaria non ha mai perso le primissime posizioni della flotta, per poi passare al comando a metà regata, mantenendolo, a parte per brevi tratti, fino alla fine. Con un meteo avverso e temperature rigide tipiche dell’Atlantico del Nord, tra onde giganti, vento a 40 nodi e correnti contrarie, lo skipper italiano si è dimostrato solido dal punto di vista strategico e la sua barca “Alla Grande – Pirelli”, un Class40 di ultima generazione progettata da Gianluca Guelfi, si è confermata veloce e performante anche in queste condizioni.
“Ho fatto proprio la regata che sognavo, speravo che andasse veramente così… sapevo che sarebbe stata piena di insidie e volevo farla con lo spirito giusto. Non mi sono mai perso d’animo e ho dato tutto quello che avevo”, commenta Beccaria a bordo di “Alla Grande - Pirelli”. “E’ stata una corsa dura ma non la più difficile che ho fatto, anzi è stata forse quella che ho gestito meglio. La The Transat CIC è stata per me una gara completamente nuova: navigare fuori dagli alisei in realtà è stupendo, perché il meteo cambia in continuazione”.
La linea del traguardo della The Transat CIC si trova a 100 miglia dalla città di New York: “Tagliare la linea in mezzo al nulla è stato un’esperienza psichedelica, tra la nebbia e la mancanza di sonno è stato veramente stranissimo! Speriamo di trovare New York”, conclude Ambrogio che avrà ancora 12 ore circa di navigazione prima di arrivare nella Grande Mela.
Ambrogio, reduce dalla vittoria della Transat Jacques Vabre nel novembre scorso, porta a casa la sua quarta vittoria di fila e si conferma il campione indiscusso della vela oceanica italiana nonché il velista oceanico più forte della sua generazione.
Forza Bogi!