LA QUEBEC SAINT MALO


È in partenza il prossimo 30 giugno alle ore 14:00 (ora locale) la Québec Saint-Malo, la più antica transatlantica in equipaggio da Ovest a Est. La regata, 2897 miglia nell’Atlantico del Nord, ha particolarità di svolgersi per circa un terzo in acque fluviali e di essere dunque un misto di regata costiera e offshore.

Regata che si disputa ogni 4 anni, creata da André Langlois nel 1984 per celebrare l’anniversario del primo viaggio dell’esploratore francese Jacques Cartier in Québec, la storica corsa quest’anno compie 40 anni. La sua principale particolarità è quella di svolgersi per circa un terzo in acque fluviali e di essere dunque un misto di regata costiera e offshore.

Le barche iscritte in questa decima edizione sono 28, tutti monoscafi, oltre alla Class40, classe che quest’anno festeggia i suoi primi 20 anni di storia, ci saranno anche 4 monoscafi “vintage” dedicati alle leggende canadesi della vela Mike Birch e Gerry Roufs.

Si parte da Québec City e, dopo l’uscita dal fiume San Lorenzo, la flotta dovrà passare una boa a sinistra davanti al porto di Gaspé. Dopo di ché gli equipaggi passeranno per l’Atlantico settentrionale evitando gli iceberg e, attraverso il Canale della Manica arriveranno a Saint-Malo in Francia.

Dopo il 2016 la Québec Saint Malo non è più stata disputata poiché l’edizione del 2020 era saltata a causa della pandemia.

28
barche

2
classi

40esimo
anniversario

2897
miglia

1Primo vincitore
Loïc Caradec
nel 1984 su "Royale"
2Prima vittoria italiana
Giovanni Soldini
nel 1996 su "Telecom Italia"
3Ultimo vincitore in Class40
Gonzalo Botin
nel 2016 su "Tales II"
4Record in Class40
11gg 22h 42min 56s
nel 2016, Gonzalo Botin su "Tales II"

LE PAROLE DI AMBROGIO, BASTIAN E JULIEN


“Alla Grande - Pirelli” è la barca super favorita di questa edizione della storica regata: “Se nella competizione contano i risultati, - dice Beccaria - in questa regata il mio principale rivale è Alberto Riva su ‘Acrobatica’, come anche Ian Lipisnki di ‘Crèdit Mutuel’. Buffo perché sono anche i miei grandi amici della Class40”.

L’equipaggio di “Alla Grande – Pirelli” è composto da Bastian Oger, boat captain, e Julien Villon, velista oceanico molto esperto che naviga con Beccaria per la prima volta. “Siamo un ottimo equipaggio - dice Ambrogio - e siamo molto complementari: Bastian è concentrato sull’affidabilità della barca e molto motivato; mentre Julien si occuperà più del meteo e della strategia”.

“Durante i trasferimenti dalla Martinica alla Francia e ora dagli Stati Uniti al Canada”, aggiunge Bastian Oger, “mi sono innamorato di ‘Alla Grande-Pirelli’, è una barca fantastica: focosa e intrepida come un cavallo selvaggio! Sono onorato di navigare con due grandi navigatori e farò di tutto per essere all'altezza”.

“Sono felicissimo di questo invito – commenta infine Julien Villon - “Ambrogio mi aveva chiamato più a volte per navigare con lui ma non sono mai riuscito ad accettare per impegni pregressi. Conosco poco la barca, e in generale non ho grossa esperienza sui Class40, ma queste sono barche semplici se paragonate agli IMOCA e ai maxi-trimarani. Certo, Ambrogio, e il suo team, hanno vinto le ultime due transatlantiche… quindi sono un po’ sotto pressione!”.

Le prime miglia saranno lungo il delta del fiume San Lorenzo, una navigazione caratterizzata da correnti e maree nonché da un intenso traffico marittimo. Per tutto l’equipaggio, tra l’altro, è la prima volta alla Québec Saint-Malo.
Ambrogio Beccaria: “Sarà una partenza complicata. La linea è 3 miglia a Sud di Québec City dove il letto del fiume è molto stretto e pieno di correnti, scogli, dovremo manovrare tanto e tra l’altro abbiamo preferito essere in tre invece che in quattro, per essere meno pesanti”.
Per Villon si tratta di “una gara leggendaria in cui dovremo uscire dalle rotte conosciute, proprio in termini di meteo e strategia… abbandonare le proprie abitudini è sempre un'esperienza preziosa”.

La Québec Saint-Malo è anche l’emblema di un legame speciale tra il Nuovo e il Vecchio Continente: “Per me la Québec Saint-Malo ha un doppio significato”, conclude Bastian Oger che ha vissuto a lungo in Québec. “Oltre a essere una regata mitica, per me è un posto speciale… quando me ne sono andato da qui, ho detto ai miei amici che sarei tornato in barca... ed ecco fatto! Mi emoziona molto anche pensare che questo territorio sconosciuto ha visto sbarcare su queste terre intere famiglie francesi, in particolare bretoni, in cerca di fortuna”.

IL PERCORSO

 

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