LA ROUTE DU RHUM


La Route du Rhum è la regina delle regate transatlantiche in solitaria: da 44 anni ogni 4 anni collega Saint-Malo, in Bretagna, a Pointe-a-Pitre, in Guadalupa, raggruppando sulla stessa linea di partenza la flotta oceanica più numerosa di sempre. Il prossimo 6 novembre ben 138 barche prenderanno parte alla leggendaria “rotta del rum”, oggi giunta alla dodicesima edizione. Chiamata così perché ripercorre la rotta delle navi che commerciavano il rum, si è guadagnata la fama di regata leggendaria per varie ragioni, in primis proprio per la varietà delle classi e la mescolanza di imbarcazioni diversissime fra loro. Grandi protagonisti della vela d’altura, insieme a semplici appassionati si ritrovano sul molo di Saint-Malo per intraprendere questa lunga sfida con la potenza dell’Atlantico. Lanciando al pubblico un invito irrinunciabile: quello di seguire i sogni e le imprese di alcuni grandi navigatori e navigatrici a tu per tu con l’oceano.

La Route du Rhum in numeri


138
skipper

12edizioni
in 44 anni

44anni
età media degli skipper

19anni
il più giovane

69anni
il più vecchio

7(F. Joyon)
record di partecipazioni

5%
donne

12metri
barca più piccola

32metri
barca più grossa

14
nazionalità

LA STORIA


Creata nel 1978 da Michel Etevon, si tratta dell’evento di vela d’altura più importante dopo il Vendée Globe. L’antefatto: nel 1976, dopo che il francese Eric Tabarly vinse la OSTAR, la celebre transatlantica in solitario che collega Gran Bretagna e Stati Uniti, gli inglesi decisero di limitare le dimensioni delle imbarcazioni a 56 piedi (17 metri), estromettendo di fatto dalla partecipazione i più famosi velisti francesi dell’epoca. Gli organizzatori della Route du Rhum fecero l’opposto: la “transat della libertà” ammette al via velisti professionisti e dilettanti che coronano il sogno di una vita. Anticipata da un’intera settimana di festeggiamenti, la partenza della regata da Saint Malo, che prevede una partecipazione che arriva oggi ai due milioni di presenze, è un vero e proprio spettacolo a cui prendono parte davvero tutti i tipi di barche oceaniche: dai giganteschi e ipertecnologici trimarani Ultim a imbarcazioni amatoriali della classe Rhum. La regata è stata intrapresa da vari navigatori italiani anche se non numerosissimi: Paolo Martinoni (1978), Simone Bianchetti (1998, Classe Orma 60 piedi), Giovanni Soldini (2002, Classe Orma 60 piedi), Andrea Mura (2010, Class Rhum), Giancarlo Pedote (2014, Class40), Andrea Fantini (2018, Class40) e Andrea Mura (2018, Classe Rhum), ma non è mai stata vinta da nessun navigatore italiano prima d’ora, se si esclude Andrea Mura che ha vinto nella classe amatoriale nel 2010.

La Route du Rhum nella storia

1Primo vincitore
Mike Birch (1978)
2 Record di percorrenza
7 giorni, 14 ore, 21 minuti, 47 secondi
(Francis Joyon su IDEC Sport nel 2018)
3Prima vittoria italiana
Andrea Mura
(2010 in classe amatoriale Rhum Mono)
4Prima vittoria di una donna
1° classificato
Florence Arthaud (1990)

IL PERCORSO


Passaggio obbligato per i solitari, la Route du Rhum è lunga 3.542 miglia nautiche (6560 km). La partenza - prevista sempre tra fine ottobre e inizio novembre – è caratterizzata, specialmente nella parte iniziale del viaggio, da un tratto di mare molto impegnativo da attraversare. In questo periodo dell’anno, infatti, le grandi depressioni del Nord Atlantico portano forti venti contrari da Sud Ovest che possono provocare onde alte fino a una decina di metri. Per tale ragione l’uscita della Manica e la discesa nel Golfo di Biscaglia sono notoriamente piene d’insidie. C’è poi c’è da gestire l'Anticiclone delle Azzorre: lo skipper ha due possibilità, passarlo da Est o superarlo da Nord, cercando in tutte e due i casi di evitare le bonacce. Per finire il delicato atterraggio in Guadalupa che può essere fatto da Nord o da Sud, a seconda di come è posizionato l'Aliseo.

 
 

LE CLASSI


Cinque classe veliche partecipano alla Route du Rhum: Ultime (i multiscafi di 60 piedi o più), Multi50 (multiscafi di 50 piedi), IMOCA 60 (monoscafi di 60 piedi), Class40 (monoscafi di 40 piedi) e Rhum (tutti gli altri monoscafi e multiscafi che non rientrano nelle altre categorie, con una lunghezza compresa tra i 39 e i 59 piedi). Mentre i primi impiegano circa 7 giorni per solcare l’oceano, per i Class 40 la navigazione dura circa due settimane. Il record di percorrenza è di 7 giorni 14 ore 21 minuti 47 secondi, detenuto da Francis Joyon e ottenuto solcando l'oceano sul suo Ultime IDEC Sport nel 2018. In questa dodicesima edizione la Class40 è la classe velica più numerosa con 55 barche.

LA CLASS40


Nata nel 2004 la Class40 è una classe di barche di 40 piedi (12,91 metri). I Class40 hanno riscosso fin dall’inizio molto successo tra i velisti e i progettisti, per il buon compromesso tra costi e performance che rappresentano. Dopo una prima fase più “dilettantesca”, negli ultimi 10 anni la classe si è professionalizzata e oggi ha raggiunto un notevole successo. Gli italiani si sono sempre confrontati con questa classe ed è rimasta storica la vittoria della Route du Café di Giovanni Soldini e Pietro D’Ali nel 2007 su un Class40 disegnato da Guillaume Verdier. In Francia il Class 40 sta vivendo un vero e proprio momento d’oro e sono tanti gli yacht designer che si contendono il podio: Guillaume Verdier, guru indiscusso che ha disegnato barche che hanno vinto Vendée e Coppa America; Sam Manuard, altro designer che ha progettato i Class40 Mac4 e Mac5; Marc Lombard artefice del Claq 40; David Raison, l’architetto che ha disegnato la barca scow di Ian Lipisnki che nel 2018 ha vinto la Route du Rhum e distrutto il record di velocità sulle 24 ore. Alla Grande Pirelli è il primo Class40 disegnato da un ingegnere nautico italiano, Gianluca Guelfi.

 

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